Un nome importante

Un giorno che è la collezione di un centinaio di facce. E di parole. Ognuna con un suo preciso peso specifico.
Il lavoro ottimizza gli incontri. Sfiori soltanto le vite degli altri, o ne assaggi una porzione minuta, ma ciò che rimane e che ti stimola più di ogni altra cosa è la fame che resta. Vorresti sapere di più di quelle persone, avere maggiori dettagli. Scavare.

Ho iniziato a fare l’appello. I nomi, uno per uno, facendo attenzione a non sbagliare. E’ l’antipasto di ogni lezione: loro imparano a dire presente, io imparo a collegare i nomi ad un suono. Kaori, Yuka, Masumi etc. etc.

Alla fine di una di esse, mi si avvicina una ragazza che assomiglia tanto ad un ragazzo. Sono le movenze, gli abiti, la pettinatura, il portamento.
Stringe un foglio scritto fitto fitto tra le mani. Un documento d’ufficio.

“Sensei, mi scusi, io in verità avrei cambiato nome proprio oggi. Dalla prossima volta potrebbe chiamarmi in questo modo?”, mi dice scandendo il nome da uomo che ha scelto per sè.

Forse esagero d’empatia, ma avverto un orgoglio profondo nel suo modo di informarmi. Nel modo in cui pronuncia il suo nuovo nome.
All’inizio non riesco a scriverlo correttamente sul registro e chiedo a lei, anzi a lui, di copiarlo a matita in modo che io possa ricopiarlo poi con calma più tardi.

“Come mai hai cambiato nome, se posso?” chiedo.

“Conosce il gender disorder? Sono andato proprio oggi all’ufficio per ritirare i documenti”

“Meraviglioso” rispondo.

DSC03673

E non c’è finzione. Perchè la trovo veramente una cosa civilissima che ci si possa autodeterminare sessualmente, che ci si possa fare un dono così importante come un nome nel quale riconoscersi davvero.

*In foto le strisce pedonali di Tamachi, come i tasti di un pianoforte a coda. Creano, inoltre, un effetto ottico che non avevo considerato. Nell’altra la tempesta di neve ad Hakodate.

22 commenti su “Un nome importante

  1. Salvatore ha detto:

    Grazie per aver condiviso questa tua esperienza!

    P.S. Pianoforte a “cosa”?

  2. Giappone Mon Amour ha detto:

    *coda, appena corretto. Grazie della segnalazione! :* (torno a nanna)

  3. Monica ha detto:

    Bellissima esperienza: ogni volta che vengo sul tuo blog scopro che dal Giappone c’è sempre qualcosa da imparare, specie in termini di civiltà.

  4. Elisa ha detto:

    Che bel racconto di civiltà! Bella anche la foto… Ti leggo sempre! :*

  5. Stefania ha detto:

    Che bello questo post… grazie Laura

  6. iulia lampone ha detto:

    Condivido il tuo pensiero cara Laura, è un grande dono questo.

    un abbraccio

  7. Anonymous ha detto:

    Ho letto il tuo post di oggi…..mi ha commosso perche’ quella creatura ha dovuto fare un percorso dolorosissimo per giungere alla sua meta di oggi. Non so quale sia la situazione in Giappone ma qui e’ un percorso ad ostacoli immensi e tanto difficili che la maggior parte si arrendono prima…..qui siamo in balia della Curia che non ha nulla di evangelico e che condanna e mette al bando…..

  8. CriCri ha detto:

    Bellissimo post,
    grande popolo.
    Ti abbraccio e ti penso
    CriCri

  9. Claudia ha detto:

    Bellissimo! 🙂

  10. Pollypolly ha detto:

    Sono cose a cui non penso finché magari non le trovo scritte così, un scorcio di vita di qualcuno che non conoscerò mai, ma che mi ha colpita piacevolmente. Sono felice che abbia trovato la sua strada, è giusto che ognuno si possa sentire bene nel proprio corpo, nel proprio IO.

  11. Regina Elisabetta ha detto:

    … riferisci con animo delicatissimo.
    Un sincero apprezzamento. E

  12. Regina Elisabetta ha detto:

    Hai raccontato con animo delicato.
    Complimenti sinceri. E

  13. Francesca Drigo ha detto:

    Che comportamento dolce 🙂

  14. Nana Seven ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  15. Nana Seven ha detto:

    coraggio, e tanta tanta forza.
    percorsi lunghi e sofferti.
    Chissà, a distanza di quasi due anni, come starà.
    Sereno e felice suppongo ^_____^

  16. Riccardo Fabbri ha detto:

    Bellissime parole, come sempre… *__*

  17. Yuki San ha detto:

    Bellissime parole (come sempre) che vado subito a condividere sulla mia bacheca.grazie!

  18. Angela Gargiulo ha detto:

    Dolcissimo come tt i tuoi post!

  19. Luca ha detto:

    non ci vedo niente di civile sinceramente, poi è una mia idea

  20. Moky 76 ha detto:

    Condivido in pieno….la bellezza di apprezzare e accettare se stessi….in modo da potersi volere bene…
    Trovo questa possibilità un bellissimo dono…anzi…un diritto!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Infatti. Oltretutto un accettarsi che ha una marcia in piu’: legalemnte anche gli altri ti si pongono fin dall-inizio nel modo che tu desideri, senza esitare sul maschile o femminile. Un nome dice tanto!

      1. Moky 76 ha detto:

        Purtroppo troppa gente ha ancora una mentalità assurdamente retrograda

Rispondi a Salvatore Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*