Il Giappone in uno scatto

Gli scatti migliori sono quelli fatti “per sbaglio“. E ti ci ritrovi dentro una dinamicità che neanche ti aspettavi.

C’è il panettiere che pulisce il pavimento subito fuori dal negozio e l‘acqua che schizza da tutte le parti; c’è il commesso di un izakaya che scivola via lungo la strada, la tipica bandana rossa che gli avvolge il capo mentre il suo strofinaccio, fissato sulla vita, dondola sul fianco.
Ed è lì, in quel lembo verde acqua, che per me è racchiuso tutto il movimento di questa stradina secondaria di Koenji.

E poi c’è un locale sulla sinistra che è pieno di fiori all’entrata e quasi sembrerebbero le composizioni curate, straripanti di colore, che si mandano alle attività che hanno appena inaugurato. E in ognuna di quelle composizioni di solito si inserisce un biglietto che recita gli auguri perchè il negozio vada bene, perchè gli affari siano floridi e i clienti siano tanti.
Ma in questo piccolo izakaya sulla sinistra, piuttosto vecchiotto e dall’aspetto un po’ pacchiano, insieme ai fiori – al posto degli auguri – sono scritti i piatti del menù. E i prezzi.

E dentro a queste esili stradine, piene di molto più di quanto ho scritto, c’è l’atmosfera di questo Giappone che amo tanto e che, ogni giorno, mi restituisce la bellezza di una vita che mi sono costruita centimetro per centimetro con fatica ma anche con infinita gioia.

14 commenti su “Il Giappone in uno scatto

  1. Giuseppe A. ha detto:

    muoro ……
    TへT
    bellissimo, bellissima
    come non trovo mai le parole per descrivere quello che hai detto in questo post, cosi` non trovo le parole per descrivere quello che provo ora
    :*
    ps: si possono affittare cilicio e flagello???

  2. meme ha detto:

    adoro il tuo sitooo graziiieeeeee

  3. Sephora ha detto:

    Adoro i tuoi post. Hanno una poesia e una bellezza che mi sorprende ogni volta. Grazie.

  4. openid ha detto:

    Leggere il tuo blog è terapeutico ;-), mi da una mano ad apprezzare la vita. Quando ero piccolo andavo a volte in giro pensando di essere una macchina da presa e così mi sembrava un gioco quello che vedevo e non tralasciavo i particolari cosa che cerco di fare ancora…nella foto che hai messo non c’è una cicca per terra, è una delle cose che noto di più quando vengo in Giappone…il rispetto per gli altri dalle piccole cose…

  5. MADE in JAPAN ha detto:

    invece devi continuare perchè hai il talento della parola, io sono una tua fan e leggendo i commenti, ci sono davvero molte persone che la pensano come me, alle quali trasmetti tanto ^___^

  6. mariantonietta ha detto:

    una vita che mi sono costruita con fatica ma anche con infinita gioia
    è sempre così, almeno lo è per me
    ciao 😉

  7. Nyu ha detto:

    In effetti è una foto meravigliosa!

  8. EliSa ha detto:

    Hai ragione, è proprio in questi scatti casuali che spesso si riesce ad immortalare qualcosa di magico, pur nella sua semplicità come in questo caso. Te l’ho già scritto tante volte, ma adoro questi tuoi scatti e le tue descrizioni delicate e sensibili, perché ogni volta riesci a trasmettermi un pezzettino della magia che ho assaporato durante la mia breve visita nel mio adorato Giappone… Un abbraccio!

  9. DAIJIRO 85 ha detto:

    In questo scatto c’è IL Giappone; la vita, affascinante e bellissima, di quella Tokyo nascosta dei quartieri meno conosciuti e pubblicizzati che, tuttavia (o forse proprio per questo…) amo tantissimo anche io.
    Non si possono descrivere a parole in modo esaustivo le sensazioni, i colori, i suoni e gli odori che certe zone della città che amo restituiscono ai sensi. Qualcosa si perde, inevitabilmente. E’ troppo un trionfo, un tripudio di sensazioni che si provano e si respirano.
    Nel mio peregrinare nella “megalopoli tentacolare”, su tutte le zone (a parte le solite, mastodontiche e luminose zone ben conosciute) Kanda e Nakanobu (quest’ultima dove ho risieduto l’ultima volta e dove mi sto guardando intorno per trovare un buchino per me solo, in vista della partenza definitiva… #brividi!!!) in particolare si sono rivelate magnetiche, su di me, e me ne sono innamorato.

  10. Alessandro Tofanelli ha detto:

    Ogni volta che vado a Koenji non posso fare a meno di pensare a 1Q84. ^^ Uno dei tanti amabili posti a Tokyo che sembrano fatti apposta per camminare ed osservare (ed anche assorbere) l’ambiente circostante.

  11. Que Fabb Jinn ha detto:

    splendida foto, Laura Imai Messina

  12. Mino Mazzarelli ha detto:

    una pennellata di quotidianità!

  13. GiuliaOngaku ha detto:

    Grazie Laura per tutte le sensazioni che suscitano dai tuoi articoli!

    Ogni volta che leggo un tuo articolo mi commuovo, pensando a tutta la meraviglia del paese che più amo e che spero possa diventare la mia nuova casa, quella che aspetto con ansia.

    Grazie per tutti gli aspetti del Giappone che condividi con noi!

    1. Laura Imai Messina ha detto:

      Quanta gentilezza Giulia, grazie di cuore.
      Il Giappone ha posto per chiunque si impegni a studiarlo, capirlo e approcciarlo. Un abbraccio, L.

Rispondi a openid Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*