Il risveglio

Pioggia che accoglie il corpo che fatica. Finalmente la stagione delle piogge si riappropria del suo nome e bagna questa terra.
Tokyo si fa un flipper e i colori sbattono veloci sull’asfalto, i semafori stampano cerchi irregolari di rosso, verde e arancio sulla strada.

Uno straniero in un caffè di Shibuya si vanta d’essere qualcuno con due sconosciute, ragazze giapponesi che ridono eccitate, gentili e insieme un po’ nervose. Lo straniero ha un atteggiamento assai aggressivo per lo standard giapponese. Ma spesso le diverte. Raramente le impressiona veramente. Lei si chiama Mia, o Mya. Lui non lo so. Non faccio in tempo a capirlo. Spingo play e la musica interrompe ogni altra traccia sonora.

In questo caffè di Shibuya il tempo scorre secondo più velocità. E mentre me ne accorgo ed immagino la scena di una storia scritta a mano, penso ad altro. Al fatto che per amore si rinuncia anche a quello che si ama. Un amore vince un altro e se davvero è più grande di tutto non lascia troppe scie di dispiacere. Certo, un’ombra resta, ma dopo poco Peter Pan se la porta via e la restituisce al suo giusto proprietario.

Sono state settimane concitate in cui la Gigia si è ammalata, reiterando quel che accadde un anno fa. Una ripetizione, questa volta, con meno garanzie e con la certezza che la fortuna più di due volte all’uomo non si dona. All’animale chi lo sa.

In attesa di quel che sarà e che non si può controllare, ho rivoluzionato la mia vita. La casa, nei pomeriggi liberi dall’università, tornerà ad essere abitata. E il tempo lo donerò a lei che vive come sette ogni mia ora, una settimana un giorno, sette mesi un solo mese, sette anni un solo anno. Il romanzo nel frattempo ha trovato un gran bell’editore, la tesi di dottorato chiede più scrittura. Chissà che l’altruismo verso questa creatura – che viaggia a una velocità moltiplicata per le vite dei gatti – non si riveli un egoismo di successo.

  Un amore vince un altro. Non sempre c’è bisogno di paragonare gli affetti, di edificarne una piramide ma, quando accade che lo spazio sia minuto, si operano scelte. E sì, per amore accade che si rinunci anche a ciò che si ama.

Circondata da odore di pane appena sfornato, da bocche di uomini e di donne che vedo muoversi ma non produrre suono, Shibuya è per me il luogo del risveglio.
Uno schiaffo in pieno volto.

I giapponesi dicono 「人事を尽くして天命を待つ」 ovvero “Fai tutto quello che e’ in tuo potere e attendi la decisione del cielo”.
Ed io ho fatto tutto il possibile. Adesso aspetto.


♪ Switchfoot – Awakening

17 commenti su “Il risveglio

  1. Sonia ha detto:

    In bocca al lupo, bellissimo il detto giapponese, potremi farlo mio 🙂

  2. Unknown ha detto:

    cari laura e ryosuke… sono vicina al vostro dolore e alla vostra apprensione..io stessa ho affrontato una paura simile circa un anno fa; ho salvato il mio cagnone per il rotto della cuffia , come si dice…
    Sono sicura che la gigia si rimetterà anche questa volta!!in bocca al lupo e pensieri sempre positivi!!!^^
    elisa

  3. dm ha detto:

    incrocio le dita per te. so cosa vuol dire stare accanto ad una bestiolina che sta male 🙁

    http://blogpercomunicare.blogspot.it/2013/03/a-camilla.html

  4. Nana Seven ha detto:

    Le scelte sono così. Arrivano e bussano, sovrastano anche la musica che esce dalle cuffiette.
    LaGigia è fortunata, e lo sarà sempre per avere una mamma e un papà come voi due.

    Quello che succederà nessuno lo conosce, ma importante che voi due abbiate sempre una mano intrecciata all’altra. ^____^

  5. Clara ha detto:

    Un pensiero per la Gigia, con tutto l’affetto canino possibile.

  6. Muriomu ha detto:

    Povera Gigia 🙁
    Spero si rimetta presto

  7. Kappa ha detto:

    頑張って

  8. Mary Healy ha detto:

    Forza Gigia! Siamo con te! =D

  9. Lety Satsuki A ha detto:

    Anch’io ho cane,Camilla. È il mio amore,la mia bambina…e da sette anni che lei mi accompagna nei brutti e bei momenti e so cosa vuol dire sentirsi imponenti e che l’ unica cosa che si puo fare e aspettare.

    Adesso aspettiamo.

  10. automaticjoy ha detto:

    Povera piccola Gigia, mi auguro con tutto il cuore che guarisca presto. Di certo so che, nonostante i malanni, si sentirà una cagnetta amatissima e tanto fortunata.
    A Kyoto la pioggia arriverà domani, a bagnare finalmente le ortensie. Ti mando un abbraccio.
    Elena

  11. White Blossom✿ ha detto:

    “I momenti duri non passano mai…” Da quando ho letto la tua frase, non ho smesso di pensare, e temevo. Con la speranza di aver inteso male.
    Ora ho capito, ma non smetto di sperare, perché sperare è un diritto, come quello di non soffrire. Ignora l’ombra del rimorso di gioire per il tuo romanzo, e stai serena, perché di questo hanno bisogno la Gigia e Ryosuke. Ripeti nella tua mente 人事を尽くして天命を待つ, perché ti dia coraggio… e speranza.
    Ti abbraccio forte, così da farti, se vuoi, un po’ di compagnia.
    Patri

  12. Meissa Dust ha detto:

    Stamattina, alla disperata ricerca di caffeina e di un modo per non soccombere sotto il ritmo eccessivamente incalzante della Vita, mi sono ritrovata seduta ad un bar differente, rispetto al solito. Era circondato da un’atmosfera quasi surreale, con i suoi tavolini in legno intarsiato, le sedie imbottite e le tendine azzurre e rosa alle finestrelle. Sentivo quasi l’aria salmastra tipica della vacanza e il profumo della bouganvillea misto a quello del gelsomino selvatico, nonostante fossi immersa nella più noiosa e calda mattina di città. Il caldo-umido dell’Emilia Romagna non riusciva, però, a toccarmi e il personale gentile, per un attimo mi ha fatto dimenticare il perché fossi lì. Ed è stato in quel momento che il mio caffè è diventato un thè verde. Ho ripensato alle tue parole, lette la sera prima e trovate per caso, navigando nella rete alla ricerca di un sito di ricette giapponesi…avevo voglia di cambiare routine. Devo mettermi in pari con il resto delle persone che ti segue… sono un poco indietro, ma inutile dirlo, che le tue parole mi hanno toccata profondamente e di solito io rimango affascinata da poche cose. Grazie per la passione, la cura e il cuore che inserisci in ogni post. Grazie per la possibilità, che mi dai, di sognare un po’ il Giappone. Vorrei cercare raggiungerti con un frammento del mio affetto, forse un poco virtuale sì, per farti sentire che noi ‘lettori’ siamo qui a sostenerti sia nei momenti più difficili, sia in quelli più felici. Tanti piccoli frammenti, costruiscono un grande affetto, no?

    Mi infilo nelle orecchie le cuffie dell’Ipod e premo play su ‘Awakening’.

    Un abbraccio e un in bocca al lupo tutto dedicato a Gigia, e un saluto grandissimo a te e Ryosuke, dalla ‘novellina’ del Blog.

  13. Clara ha detto:

    Ah. Complimentoni per il romanzo, e per l’editore.
    E un’altra preghierina selvatica per la Gigia.

  14. giulia de santi ha detto:

    Quando qualcuno a cui vuoi bene sta male, soffre, tutto il resto è in confusione, perde nitidezza. Ci si aggrappa all’ amore, alla famiglia, si prega e si spera perchè non si sa cosa viene poi. Forza piccola Gigia!! Un abbraccio a voi!

  15. Giappone Mon Amour ha detto:

    Datemi ancora qualche giorno e vi rispondo. Grazie intanto per questi messaggi pieni di gentilezza. Grazie davvero.

    Laura

    1. Mary Healy ha detto:

      Grazie a te che condividi con noi i tuoi pensieri =)

  16. Danilo Benci ha detto:

    Ciao Laura, eccoci di ritorno da una settimana di splendido, totale, distacco dalle realtà…tornare alle piccole cose che compongono la vita di tutti i giorni…e che non cambierei con l’irrealtà…Yumiko mi dice che quest’anno a Fukuoka di pioggia le dicono ne cada meno del dovuto, mentre qua in Italia l’estate stenta il decollo. In amore si rinuncia a quello che si ama, è vero…da ogni punto di vista è una gran bella verità…una carezza alla Gigia ed il saluto più caro che trovi a voi 🙂

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