L’imprevedibile che diventa “kawaii"

Oggi bici, lavoro, lavoro e poi di nuovo bici. E di corsa verso Kichijoji e poi Shibuya e poi di nuovo un altro cambio della metro per scendere ad una stazione che vedo per la seconda volta nella vita. 
Vi passa sotto un fiume e due immensi prati su cui c’è chi fa jogging, chi gioca a tennis, chi cammina con il proprio cagnolino al guinzaglio, chi passeggia mentre il sole cade a picco sul quel verde che si espande a perdita d’occhio. 
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Io invece salgo su un taxi e percorro uno stradone pieno di macchine puzzolenti. E’ una zona nuova, anche un po’ brutta se vogliamo, appena fuori Tokyo, in cui senza uno scopo non si viene. Famosa forse solo per lo yakiniku e per il pachinko: il che è tutto dire. 
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Il mio scopo, quest’oggi come ieri, è la Gigia.
Chiacchiero con il tassista durante il tragitto e, nonostante l’ansia di vedere come sta la mia bambina, mi sento ottimista. E mi torna in mente – vai a capire perchè – la canzoncina di Kiki’s Delivery Service 「魔女の宅急便」, il film di Miyazaki Hayao, quello con la streghetta che fa consegne a domicilio a bordo di una scopa in compagnia del suo gatto nero Jiji.
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La mia Gigia stamattina è stata operata con successo e ora, nella sua gabbia, aspetta di guarire e di rimarginare la ferita. Ha un collare azzurro, si regge in piedi un po’ intontita, ma appena mi vede agita la coda che non ha, apre forte gli occhi color nocciola e allunga il muso per ricevere carezze. 
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Trascorro così un paio d’ore, ferma nello stesso metro quadrato all’interno del quale c’è tutto quello di cui ora io ho bisogno. La mani occupate, gli occhi tutti per lei. Dopo un po’ ci raggiunge anche mio suocero. E’ scappato di corsa dopo il lavoro per venire a trovare la nipotina pelosa.
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E in tutto ciò abbasso lo sguardo e noto un grumo d’inchiostro sulla sacca in cui fluisce l’urina dalla vescica che le hanno appena operato. Attraverso un tubicino – uno dei due a cui è attaccata la creatura. 
Guardo meglio ed eccola lì, la Gigia, in un disegno che la ritrae seduta, con i suoi occhioni dolci, le orecchie spalancate e la striscia bianca in fronte. Ed intorno tre cuoricini. 
Non riesco a trattenere una risata, persino una sacca d’urina con su scritto il nome del cane, la data e l’orario in cui la si è messa in funzione può diventare kawaii:sono le magie di cui è capace un pennarello e la mano – particolarmente dolce – di un’infermiera.

18 commenti su “L’imprevedibile che diventa “kawaii"

  1. Jasey Humpy ha detto:

    Sono contenta che sia andato tutto bene. Davvero.
    E come sempre,è un piacere leggerti. Il pensiero dell’infermiera,è stato davvero dolcissimo.
    A volte ci si rende conto di poter sorridere anche con poco xD
    Salutami la Gigia xD

  2. laSimo ha detto:

    Che bello quando, in un momento difficile, il piccolo gesto gentile di una persona ci fa sorridere e sentire un po’ meglio… Sono felice per la Gigia e le auguro una pronta guarigione ^^

  3. Kai ha detto:

    Stupendo… sono sicuro che la tengono con cura. Ed il pensiero della infermiera mostra sicuramente come tiene alla Gigia.
    Quel nuovo quartiere, oltre per lo yakiniku ed il pachinko, sarà anche conosciuto per l’ottimo ospedale… 🙂
    Un bacio!

  4. Sara SoulSilver ha detto:

    Mi fa piacere che sia andato tutto bene ** Spero che la cagnolina si riprenda presto 🙂

  5. Clara ha detto:

    Come sono felice per Gigia, e per voi! E quel disegno dell’infermiera sul sacchetto è pura meraviglia. Laura, leggerti è poesia. Buona giornata

  6. Scarabocchio Girl ha detto:

    Che gesto affettuoso 😉 Forza Gigia!

  7. Nyu ha detto:

    Che amore di infermiera.. spero che Gigia stia bene!

  8. Gundam138 ha detto:

    Avendo passato una situazione analoga con la mia piccola Enrica aspettavo con ansia questo post: tanti auguri di pronta guarigione alla piccola Gigia e un abbraccio forte a voi.

  9. perlinavichinga ha detto:

    evviva!!!! che bella notizia!!! =)
    ma quella sacca disegnata… quant’è dolce! un abbraccio

  10. Nily ha detto:

    Che dolcezza… ♥ e tanti auguri per la tua Gigia!

  11. Kizzy ha detto:

    Son contenta che sia andato tutto bene! E pensavo fosse stampato quel disegnino, davvero! E’ incredibile come sanno disegnare bene i giapponesi… anche chi non fa il mangaka di professione. Davvero troppo kawaii e ganbare Gigia! 😀

  12. michela alley ha detto:

    ogni volta che ti leggo mi innamoro un po’ di più di questo popolo straorinario, grazie per tutte le emozioni che riesci a donarmi, per le foto stupende, per condividere con noi i tuoi pensieri. Un bacio grande alla Gigia, in bocca al lupo per tutto ^__^

  13. White Blossom✿ ha detto:

    Cara Laura,
    da quando ho letto il tuo post in cui parlavi della malattia della Gigia non ho pensato che a scriverti al più presto. Siccome, però, non ne avevo il tempo (abbiamo il Nonno in ospedale) e non volevo mandarti un commento sbrigativo, fremevo per il fatto di non poter farti sapere che ti ero vicina e che pensavo molto spesso all’angoscia che provavi e al senso di impotenza che ci assale in questi casi, pur sapendo di fare il possibile. Hai detto bene, ‘loro’ sono ignari di tutto e pensi che non hanno nessuna colpa! Quando il nostro criceto stava per abbandonarci (era giunto al termine del suo ciclo vitale) c’era una cosa che avevo sempre in mente: “è un esserino innocente, non ha fatto nulla di male (tranne morsicare il veterinario che lo stava visitando). Il pensiero mi strappava un sorriso, ma la malinconia restava.
    Poi volevo dirti che non c’era bisogno di scusarti perché dovevi dedicarti alla tua famiglia.
    Nonostante tutto ciò, hai trovato il tempo e la forza di scrivere un post la mattina presto su un treno per Shibuya. “Ha fatto bene”, ho pensato. Questo l’aiuterà a distrarsi e a non sentirsi sola. Un’altra cosa che volevo dirti era di pensare che la stessa cosa stava accadendo a chissà quante persone al mondo, ma non per sminuire la tua preoccupazione, bensì per non farti sentire sola con le tue sensazioni. A me accade molto spesso.
    Guardo le foto: è davvero una cagnolina dolcissima!
    Poi, trovo l’ultimo post. Chiedo a Daniele (mio figlio, ricordi?) di collegarsi dal suo PC al tuo blog. Gioisco insieme a lui nel leggere che “è stata operata con successo”. Evviva, che sollievo, sono contenta!.. E tutti e due esultiamo!!
    Oggi, finalmente, ho trovato un po’ di tempo e ti ho scritto. Un unico commento per tre post. Così sarà più facile anche per te leggerlo, in seguito.
    Perché ora non devi fare altro che pensare ad occuparti della Gigia, a cui mando una dolcissima carezza. Sono sicura che si riprenderà presto perché non potrebbe avere dei “genitori” migliori di voi. La cura più efficace saranno sicuramente il vostro affetto e le vostre coccole!!
    (Veramente Kawaii la sacca col disegnino! Chissà che dolce sarà l’infermiera!).
    Ti abbraccio forte, Laura!
    Patri

  14. DAIJIRO 85 ha detto:

    Dai piccola Gigia, che a questo momento un po’seccante gli fai un C..o così!!! Sei più forte tu!!! 😉

  15. Portinaio ha detto:

    Ora vogliamo vedere la Gigia!!!

  16. Murasaki ha detto:

    Che carina l’infermiera!
    Sono contenta per voi e per la Gigia. Un abbraccio §^_^§

  17. Giappone Mon Amour ha detto:

    Grazie della vostra dolcezza. A distanza di tempo non la dimentico.

  18. Mary Healy ha detto:

    E’ bello vedere come noi esseri umani, delle volte, tramite piccoli gesti possiamo rendere meno doloroso un evento come questo. Ci fossero di infermieri come quella che ha fatto il disegno =)

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