Prima&Dopo ma soprattutto DURANTE

Un tam tam da questa sera. Perchè qui è sera, ormai notte. E Tokyo sbatte ciglia come una ragazzina. E’ sabato sera e tra locali, strade umide di giugno e nidi di pochi tatami la vita le volteggia tutto intorno. Ognuno con la sua. In questa moltitudine (in)finita che è la metropoli giapponese.

E’ un tam tam di link che scoccano frecce in direzione del Giappone e della ricostruzione avvenuta in questi tre mesi in cui l’estero, tutto concentrato sulla crisi nucleare, sembra aver dimenticato il terremoto e soprattutto lo tsunami. Le immagini di quei giorni, i video amatoriali che riprendevano l’avanzare dell’onda e il ritirarsi della vita umana, travolta e schiacciata dal suo incedere, sono ancora nei miei occhi e mi addolora qualunque forma di strumentalizzazione a discapito del Giappone.

Un Giappone che in questi tre mesi ha parlato poco, come è abituato a fare del resto, ma in cui ha agito molto. Perchè è l’azione di cui ha bisogno un popolo colpito da un grande dolore e non di sterili polemiche, di recriminazioni, di mera teoria.

Ed ecco il prima e il dopo che la Associated Press ha raggruppato qui in una slideshow a dir poco impressionante: http://www.msnbc.msn.com/id/43357920 e http://photoblog.msnbc.msn.com/_news/2011/06/10/6831291-then-and-now-photos-show-progress-in-japan-earthquake-cleanup

E non è solo un prima e un dopo perche’ qui si continua a lavorare incessantemente. E’ un durante che durerà finchè ogni cosa, tra vari anni, non sarà tornata a posto.

Poche immagini per tante, troppe parole versate invece da media faziosi.
Per un paese che amo profondamente e che merita non solo fiducia ma anche ammirazione.

March 12, 2011: A sea coast is filled with destroyed houses and debris at Ishinomaki, Miyagi prefecture.
June 3, 2011: The same area with the houses and debris cleared.

March 13, 2011: Destroyed houses and debris fill a parking lot of a shopping center in Otsuchi, Iwate prefecture, northeastern Japan, two days after the disaster.
June 3, 2011: Houses and debris are cleared.

March 19, 2011: Vehicles park on the ground of a junior high school serving a refugee center in Rikuzentakata, Iwata prefecture, northeastern Japan.
June 3, 2011: The same area with temporary houses set up for survivors.

12 commenti su “Prima&Dopo ma soprattutto DURANTE

  1. Nega Fink-Nottle ha detto:

    Comprendo e condivido pienamente il tuo disappunto nei confronti di tutti quei media, compresi quelli italiani, che si sono interessati del Giappone fin tanto che era in ballo l’emergenza nucleare. Hanno approfittato, perchè questa è la parola giusta da usare, per parlare del Giappone solo per tirare acqua al proprio mulino. Molto raramente lo hanno fatto per fare informazione.
    Io cerco di capire come stiano andando le cose leggendo il sito della nhk. Anche se so che non è abbastanza. Purtroppo non sapendo il giapponese devo cercare news in inglese…
    Vedendo le immagini che hai postato tu non può che nascere un’estrema ammirazione per i giapponesi. So per certo che noi non ce l’avremmo mai fatta a fare tutto questo, nemmeno in dieci anni.
    Complimenti davvero.

    Un forte abbraccio

  2. iulia lampone ha detto:

    Comprendo e condivido anch’io il tuo disappunto.
    Ed è per questo che rinnovo la mia ammirazione per questo incredibile paese.

    un forte abbraccio,

  3. CriCri ha detto:

    Ciao bella,
    cosa sono i tatami ? (sò ignurant..)

    Amore,stima, ammirazione.. tutto ciò che sento, e lo sai.. per questo sono qui, ad ogni tuo post.
    grazie.

  4. Elisa ha detto:

    Ciao cara, era da un po’ che non passavo e ti lasciavo un salutino. Le foto sono impressionanti, la mia ammirazione per questo grande popolo cresce ogni volta di più. :*

  5. Anonymous ha detto:

    Una grande testimonianza!!!Imparino dal Giappone gli altri paesi….
    Io lo AMO e RISPETTO questo grande paese,in silenzio ,con dignita’ Loro agiscono!
    Paola

  6. Kizzychan ha detto:

    Avevo già visto le foto su un altro sito… in soli TRE mesi quello che son riusciti a fare è miracoloso! Qui ci son zone terremotate ancora disastrate dopo 30/40 anni (Belice, Irpinia)… 🙁
    Popolo da ammirare sempre di +!!!
    Condivido e capisco la tua amarezza sui media…

  7. mashimoshi ha detto:

    Ciao,
    il link che hai messo non è giusto o non è più attivo

  8. Twins(bi)mamma ha detto:

    uao il popolo giapponese è veramente in gamba…detto e fatto senza aiuti esterni che poi ci saranno stati ma poi forse non tutti quelli pubblicizzati…e io che mi sento semplicemente contenta per il referendum…mah sono altri paesi…ciao 🙂 grazie auguri del mio blog 😉

  9. Muriomu ha detto:

    Tutta la mia ammirazione! Dalle foto di oggi sembra che la tragedia non ci sia mai stata… Peccato che qualsiasi ricostruzione non potrà riportare in vita tutta quella gente che la vita l’ha persa. Che tristezza, tutte le cose materiali si possono aggiustare, ma i cuori di chi ha perso le persone care? quelli chi li può riparare? 🙁

  10. Antonio G. Dimezza ha detto:

    http://www.msnbc.msn.com/id/43357920
    qui potete vedere tutte le foto, a me piace tanto la n. 8
    @CriCri: il tatami e` la stuoia di paglia intrecciata che viene usata per rivestire i pavimenti delle case giapponesi. Le misure sono 1mx2mx10cm circa. Viene utilizzato anche come unita` di misura per le superfici calpestabili di appartamenti/stanze

  11. Giappone Mon Amour ha detto:

    Grazie mille Silvia, ho segnalato il tuo link sul nostro gruppo di informazione su fb. :*

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