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Il pallone che viaggiò per mare dal Giappone all’Alaska

A più di un anno di distanza dal disastro del Tohoku 3/11 il pallone da calcio di un bambino, originario di una delle cittadine maggiormente colpite dallo tsunami – Rikuzentakata, raggiunge la sponda opposta dell’oceano e finisce tra le mani di una famiglia dell’Alaska.

Lui americano, lei giapponese: la moglie ha riconosciuto le scritte sul pallone. Si trattava del nome del bambino, Murakami Misaki, che a quell’oggetto aveva legata la memoria di sette anni prima quando, in occasione di un trasloco, aveva ricevuto in dono proprio quel pallone.
Ora il bambino va al liceo e, nel ricevere notizia del ritrovamento di quella cosa che gli era un tempo appartenuta, si è detto felice.
Così, adesso, il pallone si prepara ad un nuovo viaggio, questa volta all’inverso, che lo riporterà – non più via mare – tra le mani del suo proprietario.

E rimangono le cose a ricordarci quei giorni e la tenerezza di memorie legate ad oggetti che si credevano perduti. Piu’ di 5000 km ha percorso nel suo viaggio oceanico il pallone da calcio di Misaki ed ora questa storia dolce, uscita oggi sui media giapponesi, compie un nuovo tratto di strada entrando nelle case della gente.

Una piccola storia che fa tanta tenerezza ~♥