prevenzione

Il giorno della prevenzione e del volontariato

Oggi, in Giappone, è il “giorno della prevenzione contro i disastri e del movimento dei volontari”. 「防災とボランティアの日」

Questa giornata è legata al doloroso anniversario che ricorda il tremendo terremoto 阪神・淡路大震災 in cui persero la vita piu’ di 6000 persone.

Il 17 gennaio del 1995 alle 5.46 avvenne, infatti, il terribile terremoto conosciuto in italiano come “il grande terremoto di Kobe”.
In quell’occasione la tarda risposta del governo e delle istituzioni fu grandemente criticata mentre l’attività di volontariato di cui furono protagonisti soprattutto gli studenti fu assai efficace.

Da allora il volontariato ricevette una spinta propulsiva nella sua diffusione e nella presa di coscienza della sua fondamentale importanza tanto che il 1995 è stato nominato 「日本のボランティア元年」ovvero “anno in cui prese il via il volontariato giapponese”.

Un giorno dedicato alla memoria e alla speranza.
Un giorno in cui il Giappone ricorda e in cui guarda anche avanti.

Fonti fotografiche: http://www.bo-sai.co.jp/sub6.html e http://mr-coo.com/warai/zatubun/2005/1-17.html

Prove generali per il terremoto~~

Venerdi’ mattina, a mezzora dalla fine della seconda ora di lezione all’universita’, e’ suonata forte la sirena.
Prove generali di evacuazione in vista di un terremoto (di magnitudo superiore a 7) che potrebbe abbattersi nei prossimi anni su Tokyo e, piu’ in generale, sulla zona del Kanto.

Avevo ricevuto per posta due settimane prima i fogli che illustravano l’evento e chiedevano la collaborazione di tutti. Veniva spiegato il comportamento da tenere in caso di terremoto, quali uscite utilizzare per l’evacuazione dell’edificio, la strada da percorrere nel campus fino al grande campo all’aperto che sarebbe funto da rifugio.
Così, alle 11.40, abbiamo raccolto le nostre cose e, con lentezza ed ordine, ci siamo diretti verso la nostra meta. Tutti gli studenti e tutti gli insegnanti hanno seguito alla lettera le indicazioni e il personale della segreteria universitaria ha coordinato le operazioni.

Una volta raggiunto il grande campo la voce del rettore ha spiegato all’altoparlante le ragioni di tale addestramento e ha invitato gli studenti a comunicare ai propri compagni assenti come si era svolta l’evacuazione dell’edificio.

Una volta conclusosi tutto gli studenti e i professori sono usciti dal campo, andando ognuno nella propria direzione.
Con i miei studenti ci siamo seduti sul grande prato artificiale approfittando dello splendido sole e abbiamo giocato a ripassare i numeri superiori al mille che avevamo studiato proprio quel giorno.
E’ stato rassicurante (per l’ennesima volta) sapere che il Giappone e’ organizzatissimo in quanto a terremoti e divertente svolgere parte della lezione all’aperto.
Un bilancio dell’esperienza decisamente positivo.

*L’immagine e’ stata ripresa da qui