todoroki

La Prima Lettera

Stasera sono emozionata.

L’ho saputo proprio stasera. Ero in un caffè leggendo un libro e l’ho saputo. Che domani mia nipote nascerà.

E tornando verso casa sono andata nella cartoleria dentro la stazione. Ho comprato la carta da lettere, le bustine, gli adesivi e nel ricevere il pacchetto dalle mani della giovane inserviente che sorrideva forte mi sono nuovamente emozionata.
Ho dimenticato persino d’essere uscita stamattina in autobus e non in bicicletta, perchè oggi pioveva, e mi sono diretta sicura verso il parcheggio delle bici. Solo allora ho ricordato, ma a questo punto – ho pensato – tanto vale fare di questo sbaglio un ricordo.

Allora ho sceso le scale, sono tornata in strada, mi sono fermata al negozio di articoli per animali. Ho comprato un regalino per la Gigia. Perchè tutti, tutti devono essere felici di questa nuova vita che verrà.
Ho camminato tra le stradine umide di Kichijoji, ho osservato con più attenzione le persone, le cose, i colori di questo splendido quartiere già ricoperto dalla notte.
Operai al lavoro, universitari in bicicletta, un ragazzo e una ragazza, lei che lo stringe forte da dietro, lui che sorride mentre parla ad alta voce. Sembra quasi gridare.
Incontro cagnolini, finestre illuminate, caffè dalle cui vetrate si assapora una sera che va lenta.

E mi chiedo se potro’ mai mostrare a questa creatura, che pesa ancora solo poco piu’ di due chilogrammi, una sera come questa. Una giornata bella come questa. In cui ho scoperto un nuovo quartiere di Tokyo, ho trovato in una collega una splendida persona, mi sono scoperta come ogni giorno più innamorata dell’uomo che ho accanto, ho ricevuto lettere da amici cari e ho sentito ancora una volta di amare profondamente questa vita.

E intanto che cammino e ripenso alla giornata che è appena passata recito a mente tutto quello che le scriverò. Perchè stasera le scriverò la Prima Lettera.

Prima lettera di una lunga serie. Perchè lo farò sempre, ogni mese, finchè non diventerà abbastanza grande per capire. Che le lettere sono email ma non sono solo quelle. Che esse si scrivono anche con la carta e con la penna. Che dentro a una busta ci sono parole che hanno viaggiato da un continente all’altro. Che il mio amore, da lontano, trova questa forma come la più genuina per esprimersi a lei.

Sì, le scriverò una lettera ogni mese. A mano. E la carta sarà scelta. Ogni parola sarà pensata. E lei la toccherà, osserverà i disegni. E la sensorialità sarà difesa.

E sulla superficie della bustina che contiene la Prima Lettera, che partirà domani da Tokyo e raggiungerà Roma, è scritto il suo nome. Che fa di mia sorella una madre. Di mia madre una nonna. E di me una zia.

a Livia…

In foto (1) Todoroki, un quartiere a breve distanza in treno da Shibuya, di cui mi sono innamorata. Qui, ancora bagnata dalla pioggia mattutina, una scalinata che porta al fiume, un viottolo che lo percorre per tutta la sua lunghezza e che porta a sua volta ad un tempio immerso nella natura. Alberi, lunghe canne di bambù. Un micio miagoloso all'”ingresso” del cammino. e (2) la carta da lettere, le buste e gli adesivi acquistati da Maruzen che accompagneranno le mie prime lettere per la mia nipotina. (3) I tetti innevati e, in fondo, quello che luccica è il mare della baia di Tokyo. E prima ancora dei palazzi c’è il grande parco di Shinjuku.