Oggi che giorno è in Giappone? 10/18

Oggi in Giappone è il giorno dell’HULA HOOP
「フラフープ記念日」

L’hula hoop (pronunciato in giapponese “furafūpu”) è stato venduto per la prima volta in Giappone nell’autunno del 1958 (33esimo anno dell’era Shōwa).

Si diffuse rapidamente arrivando ad un vero e proprio record di vendite: in un mese soltanto vennero acquistati ben 80,000 pezzi. Un autentico boom!

Con la stessa velocità con cui si era diffuso, però, l’hula hoop perse rapidamente popolarità. Poco dopo la sua introduzione sul mercato, infatti, si sparse la voce secondo cui eccedendo nell’uso dell’hula hoop si rischiava il volvolo, una grave patologia da curarsi chirurgicamente.

Splendide queste foto in bianco e nero, risalenti proprio al periodo Shōwa. Ne amo i soggetti – i bimbetti -, i sorrisi, le pettinature e gli abiti tipici di quel periodo.

Un giorno, questo, nel ricordo di un gioco di una volta…

Ecco le fonti fotografiche della prima e della seconda.

Il giorno del "proprio colore" 自分色記念日

Dei vari anniversari che si festeggiano oggi in Giappone ho scelto quello che celebra LE PERSONE E I COLORI
「人と色の日・自分色記念日」

Si tratta di un giorno particolare dedicato al proprio colore (パーソナルカラー), ovvero quella tonalità che si armonizza maggiormente ad ogni persona, al colore dei suoi capelli, degli occhi, della pelle etc.

L’abbinamento cromatico è fondamentale a valorizzare l’individualità ed il fascino di ognuno di noi.

Questo giorno, stabilito dall’Associazione Giapponese dei Personal Colorist, è stato scelto sulla base di un gioco di parole che legge i numeri 10 e 16 “HITOIRO”, ovvero “人色” dove:

significa persona e significa colore.

Il mio colore è il rosso. Mi rende allegra, fiduciosa e dà un tocco di colore all’ambiente in cui lavoro. Il vostro?
Quale colore si adatta maggiormente a voi, quale tonalità vi dona di piu’? Se non ci avete mai pensato forse questo è il giorno giusto per scoprirlo!

*La fonte fotografica è questa

Oggi che giorno è in Giappone? 10/15

Oggi in Giappone è il giorno dei FUNGHI
「きのこの日」

Questa ricorrenza, stabilita nel maggio del 1995 (settimo anno dell’era Heisei) dall’Associazione per la promozione dei prodotti forestali giapponesi , e’ legata alle tante varieta’ di funghi reperibili in questo periodo dell’anno.

In autunno, infatti, e’ possibile assaggiare molti tipi diversi di funghi, alcuni dei quali tipicamente giapponesi e non reperibili in altre parti del mondo.

Se oggi ne avete la possibilita’, mangiatene un po’ ^^
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Tokyo: broccoli al posto dei sellini!

Un serioso servizio video della Nihon Television spiega come stamattina, nel campus della prestigiosa Todai (l’Università di Tokyo), sia stato asportato il sellino di 15, 20 biciclette e, al suo posto, sia stato inserito un cespo di broccoli.

E’ il secondo episodio del genere da settembre scorso. L’autore della prima bravata, uno studente della stessa Todai, venne scoperto dalla polizia. Mostrato sincero pentimento, non venne incriminato per lo scherzo.

Quanta pace in questo paese!

*Notare il tono della annunciatrice. Il medesimo che utilizzerebbe per riportare una notizia di cronaca nera o di sport. ^o^

*Questa la fonte dell’immagine

Di alcuni vicoletti sconosciuti di Tokyo

Dei tanti vicoli di Shinjuku, questo è uno dei miei preferiti in assoluto.

A pochissima distanza dall’uscita Ovest della stazione di Shinjuku troverete 思い出横丁 “Omoide-yokochō”.

Si tratta di vecchie strutture che ospitano negozietti ma soprattutto ristorantini alla mano.

Un’atmosfera a volte intima, a volte frettolosa. Mai elegante.
In cui la compagnia si accompagna a qualche birra (生ビール o 缶ビール) e vi si trascorre il tempo di un pasto o di una serata intera.
Potreste incontrarvi salary-man al ritorno dal lavoro, impiegati impegnati in etilici nomikai, coppiette o studenti dell’università.

Personalmente non mi sono mai fermata a mangiare ma ogni volta che mi trovo a passare lì accanto faccio in modo da infilarmi nell’intricato, benchè semplice, sistema di stradine. Soprattutto in quello di Kichijoji, assai più ampio e, volendo, anche curato (ハモニカ横丁 Hamonika-yokochō). Vi sono, infatti, parecchie strutture simili sparse per tutta la città.

思い出横丁 “Omoide-yokochō” è un nostalgico agglomerato all’apparenza fatiscente ma che vale la pena anche solo attraversare. Del resto è il nome stesso che lo suggerisce. Omoide, infatti, significa “ricordo” in giapponese.

Griglie di yakitori e voci di donne e uomini che invitano ad entrare.

思い出横丁 “Omoide-yokochō”, in fondo, è tutto lì.

*In fotografia proprio 思い出横丁 “Omoide-yokochō”, una sera, tornando da un Tullys’s e dirigendoci verso la stazione di Shinjuku. Era autunno inoltrato. A breve tornerà ad essere così.