Cerimonia di fine asilo

Oggi sono inservibile.
“Cerimonia di fine asilo”, nella ritualità giapponese che cura sempre l’inizio e la fine delle cose. Io che piango di una commozione che al principio quasi non capisco, poi la individuo nel tempo che ho perso o che avrei voluto usare insieme di più. Nel sapere Sōsuke emozionato e nel sentirmi inadeguata, sempre, rispetto a ciò che vorrei (non dovrei, vorrei) essere, nonostante lui mi gridi ogni santa mattina «ti amo, ti voglio bene mamma, buona giornata, lavora tanto, ciao mamma» dalla strada, io affacciata alla finestra.
Ma questo giorno, queste emozioni profonde che non si disperdono ma convogliano nel sentimento di affetto che provo per lui, mi hanno fatto capire come una sorta di epifania il tipo d’amore che cerco. Era proprio sotto il mio naso. Perché non c’è possesso, non c’è attesa né gelosia. È questo preciso tipo di amore – concentrato naturalmente solo nel dare – quello che fa per me, per la persona che sono adesso.
Auguri Sōsuke, e congratulazioni piccino mio ♥️

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