Il mio amuleto contro la malignità

Le poche, pochissime volte che incappo mio malgrado nella maledicenza altrui – perché, per come la vedo, si tratta di un compito, di una responsabilità della persona di scegliere il luogo in cui stare per salvaguardarsi, di evitare di rivolgere l’orecchio e l’occhio lì dove non solo non ci interessa andare ma dove con buona probabilità non saremo bene accolti – ecco, in quei rarissimi casi smaltisco qusi istantaneamente ogni sentimento di rabbia o tristezza ricordando una frase semplice semplice che mi disse Ryōsuke una volta, una frase che mi viene talmente automatica in mente che ormai rammento a fatica che sia stato lui, per la prima volta, a spiegarmela:
“È tanto più facile distruggere che costruire”
Ecco, anche il mio piccolino di cinque anni e l’altro di tre anni sanno distruggere un puzzle. Ma tanto più complesso è trovare la concentrazione la pazienza, il desiderio e l’abnegazione che serve per superare la fatica di costruirlo. Così chi critica un altro, che sia il suo lavoro, l’estetica, l’atteggiamento.
“È tanto più facile distruggere che costruire”
Ed è esattamente a questa fatica, a questo amore che guida l’eccellenza, che intendo educare i miei piccoli distruttori di casa. Perché ricordino sempre che costruire richiede impegno ma ripaga in “significato di vita”. E che non si deve mai disprezzare nessuno, perché denigrare è “distruggere”, e distruggere è tanto più facile che costruire”.
*Bellissima fotografia di shigatsu0926 ❤️

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